Riflessioni sulla corsa dei topi (7/13)

Questa pubblicazione è la parte 7 di 13 della serie La corsa al successo.

Una volta un lettore mi ha chiesto dell'indipendenza finanziaria: che piacere possiamo trarre dall'oziare, non fare nulla, cedere alla pigrizia? Sarà un po' di tempo, 2-3 settimane al massimo, di vacanza al mare, ma come puoi immaginare di vivere così per il resto della tua vita?

Cerchiamo di essere chiari: l’obiettivo qui è tutt’altro che un approccio passivo. Il percorso per arrivarci prima richiede lungimiranza, abnegazione e una visione a lungo termine. Rappresenta anche un vero cambiamento nel modo di vivere, in particolare nel consumo.

Molto prima di diventare ricchi, adottiamo i principi di una vita più frugale, senza necessariamente privarci di tutto. Ma oltre a ciò, l’obiettivo dell’indipendenza finanziaria non è necessariamente quello di fare di meno.

Questo può certamente essere il caso, soprattutto quando hai dato troppo di te stesso durante la tua carriera professionale. Ma si tratta soprattutto di fare meglio, cioè in modo più consapevole, meno automatico, più in linea con i propri valori profondi.

Se si tratta di godersi le spiagge, il tramonto o il sorgere del sole, allora lo facciamo, assaporando ognuno di questi momenti. Mentre durante la nostra vita di lavoratore abbiamo utilizzato le sedie a sdraio per riprenderci fisicamente e psicologicamente da lunghi mesi di lavoro, durante la nostra vita di percettore di reddito ne approfittiamo perché è così che lo abbiamo deciso. L’approccio è tutt’altro che passivo.

Al contrario, è il topo da laboratorio che è passivo e risponde agli stimoli degli sperimentatori. L’indipendenza finanziaria richiede che il topo prenda il controllo di se stesso e scelga il proprio destino.

LEGGERE  I cinque pilastri dell'indipendenza finanziaria

 

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3 commento su “Réflexions sur la Rat Race (7/13)”

  1. Sarebbe infatti sbagliato confondere l’indipendenza finanziaria con l’ozio. Questi due concetti sono distinti. Se l'indipendenza finanziaria permette l'ozio, non condanna – per fortuna – a tale stato (che trovo particolarmente triste, sterile e perfino contrario alla natura umana). Per me l’indipendenza finanziaria è più una garanzia di libertà. Poi, con la tua libertà, potrai fare quello che vuoi. Quanto a me, se penso all'indipendenza finanziaria e alla libertà che comporta, mi vengono in mente una moltitudine di progetti, intellettuali, culturali, sportivi, creativi, artistici, ecc.; Avrei una grande sete di apprendimento e di impresa.

  2. Il tempo è denaro. Ma lavorare al 150% per avere questi soldi significa non avere tanto tempo. Avere soldi senza dover lavorare tutto il tempo ti permette di avere tempo. Ma troppo tempo per te stesso significa, di tanto in tanto, meno soldi. Meno soldi significano meno tempo. Il tempo è denaro. QED.

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