Analisi di mercato: è il momento di preoccuparsi della sopravvalutazione?

Da marzo 2009, l'SMI ha guadagnato oltre 45% e l'S&P 500 ha guadagnato quasi 75%. Possiamo quindi avere dei timori legittimi riguardo al valore di mercato. Naturalmente siamo partiti da livelli bassi, ma questi riflettevano lo stato precario della finanza globale. Senza l’intervento dei governi e delle banche centrali, questa crisi finanziaria avrebbe avuto un impatto ancora maggiore sull’economia reale. Attualmente, nonostante siamo usciti dalla recessione, l’economia rimane ancora molto fragile.

L'indicatore preferito della valutazione di mercato Warren Buffett è il rapporto tra la capitalizzazione di mercato totale (TMC) e il PNL statunitense (PNL). Quest'ultimo attualmente si trova a 92.5%, il che significa che il mercato lo è moderatamente sopravvalutato e, secondo i dati storici, che da questo livello di valutazione produrrebbe una redditività annua di 4,6% (fonte: gurufocus.com). I segnali del nostro portafoglio sono coerenti con questo indicatore, poiché solo 5 titoli su 23 sono in posizione di "acquisto", ovvero 21.7%. Anche questi sono valori esclusivamente difensivi.


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