Sono come Birdienum, più sale, più mi faccio domande. Non vorrei che il mio terapista e le mie paure prevalessero sulla mia strategia di rendita a lungo termine. Ho avuto la possibilità di investire in molte società con dividendi crescenti negli anni 2008-2010, quando le valutazioni erano molto interessanti. Come te spero in una correzione per migliorare la mia pensione attuale e futura sapendo che nessuno può prevedere cosa faranno i mercati, il DJ e l'SP500 potrebbero essere 30% più alti di oggi tra 2 anni. Mi rivolgo quindi ai futuri beneficiari di rendita specializzati in questo tipo di investimenti. Se un giorno le valutazioni di queste società oggi molto ricercate raggiungessero livelli molto più alti di quelli attuali, come nel 1998-2000, quando KO ad esempio e molte altre erano sopravvalutate, mi sembra che venderesti la maggior parte del tuo portafoglio? allo stesso tempo “distruggendo” il tuo lavoro di tanti anni? oppure se le società che possiedi, pur essendo estremamente sopravvalutate, avessero ancora un vantaggio competitivo, un dividendo sempre crescente e un payout ratio interessante, le manterresti nonostante valutazioni stratosferiche anche a costo di ritrovarti 10 anni dopo con le stesse azioni che non non si sono mossi, dopo essere nel frattempo diminuiti notevolmente, essendo aumentato il loro dividendo che vi sembra sufficiente. Grazie per le risposte