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3 maggio 2014 alle 08:52 #17012
Ho contattato Postfinance per avere maggiori informazioni riguardo al punto della regolamentazione dei depositi relativa ai titoli esteri, che ormai tutte le banche sembrano applicare. Ti farò sapere non appena avrò qualcosa di nuovo.
Per quanto riguarda Interactive Brokers, ho guardato un po' la loro offerta e ho notato delle commissioni nascoste: se non c'è transazione per un mese ti fanno pagare 10 USD al mese... in più fanno pagare comunque un'imposta per mercato a cui siamo registrati. Solo per gli Stati Uniti è di 10 USD al mese se le transazioni sono inferiori a 30 USD. In ogni altro mercato si tratta di un'altra tassa e per alcuni non è economica.
In breve, davvero non molto interessante per gli investitori buy&hold... Devo dire che mi rilassa davvero.
Ancora una volta, e lo ripeto, non dovresti concentrarti sulle commissioni di transazione, soprattutto se investi a lungo termine. Ci sono molte commissioni nascoste, come commissioni di deposito, tasse punitive per i trader inattivi e accesso a consumo anche ai mercati di base.23 maggio 2014 alle 21:33 #17022Di seguito la risposta di Postfinance alla mia domanda sulla regolamentazione dei depositi relativi ai titoli esteri... fa pensare, anche se ho dei dubbi, che lo scenario di seguito esposto si applicherà un giorno ai titoli americani. D'altro canto ciò significherebbe pur sempre che i titoli americani in caso di fallimento vengono trattati secondo la legge americana, e non mi sembra che in questo Paese i titoli siano di proprietà del depositante, come in Svizzera. Mi farò confermare da Postfinance e chiederò loro con quale/i intermediario/i americano/i hanno a che fare. È comunque incredibile, pensiamo di investire i nostri soldi in Svizzera e in realtà sono all'estero, soggetti a leggi diverse e non sappiamo nemmeno con chi... Lo trovo deplorevole e dimostra chiaramente che l'ambiente finanziario, nonostante tutto quello che è successo, continua a non preoccuparsi dei suoi clienti... Tieni presente che questa regola non è specifica di Postfinance. La BCV con cui collaborano, ma anche Banca Migros e Strateo applicano questa regola. Penso che se scavi un po', ogni banca del paese fa lo stesso...
“In caso di fallimento di un subdepositario (“intermediario”), la banca farà valere il suo diritto di restituire i titoli per il cliente con l'amministrazione della liquidazione della banca fallita. Per spiegare il significato dell’art. 1.4, mi sembra saggio dimostrarlo utilizzando un caso esemplificativo: questa disposizione riguarda, ad esempio, il caso in cui il cliente ha acquistato azioni di una società brasiliana (ad esempio) e le detiene nel suo deposito. All’improvviso, le autorità brasiliane hanno deciso (modifica normativa) di non autorizzare più lo svincolo delle azioni delle sue società nazionali (cosa che esula dal potere della BCV e del suo subcustode al quale ha dovuto ricorrere per il deposito dei titoli brasiliani poiché la BCV non può conservarli da sé). In questo caso, se il cliente desidera vendere i suoi titoli brasiliani, con l'aiuto della sua banca, BCV richiama, attraverso questo articolo 1.4., l'attenzione del cliente sul fatto che i titoli, rispettivamente anche il prodotto della vendita di titoli, può essere difficile (limite massimo mensile ad esempio) o al momento non essere venduto affatto (a seconda dei requisiti normativi del mercato brasiliano) al di fuori del Brasile e che quindi BCV non può dare o eseguire solo parzialmente l'ordine vendite ai clienti. In ogni caso i diritti del cliente restano (diritto alla consegna dei titoli o al relativo pagamento, se tale diritto esiste ed è trasferibile), ma sono temporaneamente sospesi. La banca depositaria (quindi BCV) non può trasferire più diritti di quelli di cui dispone non assumersi la responsabilità né per gli emittenti né per le autorità statali in cui un investitore desidera investire.
Ciò che bisogna ricordare è che investire in titoli rimane un rischio, poiché l'emittente (la società dei titoli acquistati da un investitore) può fallire (perdita di valore), le autorità del paese della società emittente possono decidere di nazionalizzare un azienda (probabile perdita di valore) o decidere di non accettare più deflussi di fondi dal proprio Paese (totali/parziali) per un certo periodo di tempo (crisi economica, guerra, ecc.). »22 settembre 2014 alle 17:22 #17048Molte risposte sulle diverse garanzie previste
http://www.einlagensicherung.ch/fr/faq.htm
ma nulla sul fallimento del subcustode estero.22 settembre 2014 alle 20:15 #17049Interessante grazie ma ancora nulla sul fallimento del subdepositario estero. Dobbiamo quindi limitarci alla risposta un po' vaga di Postfinance di cui sopra.
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